LA TUA ARTE NEL SOCIALE -GRANDE RASSEGNA ARTISTICA- ROMA
18.12.2013 10:00
Breve critica del quadro di Ugo Borlenghi “Sfumano i sogni del disoccupato”
L’artista Ugo Borlenghi da sempre si muove dentro una pittura tesa ad offrire all’osservatore lo spunto per una connessione fra il visibile e l’invisibile, cercando in un certo senso di attualizzare il connubio della forma rassicurante del reale conosciuto coi segni dell’incomprensione. Egli vuole farci guardare oltre l’apparenza, ci incoraggia ad osservare dentro noi stessi per confrontarci con il mistero e l’ansia del nostro vivere e per trovare la giusta relazione con la società che attraversiamo e che ci consuma. L’opera che l’artista intitola “Sfumano i sogni del disoccupato”, sfruttando l’energia comunicativa della pittura, si ispira ad una precisa denuncia sociale accentuandone il carattere grottesco e anomalo. Oggi per vivere è più che mai necessario lavorare e se tu perdi il lavoro, la tua vita ne è sconvolta e muoiono tutti i tuoi sogni di un futuro sereno. Nel ritratto del disoccupato che non potrà farsi una famiglia si trovano espressi i caratteri di un sopruso sociale inaccettabile: la fronte troppo bassa, schiacciata sotto il peso delle preoccupazioni, gli occhi sgranati, perduti dietro ad un sogno irrealizzabile; la bocca stretta, serrata sulle parole che muoiono ancor prima di uscire. Questo ritratto emblematico del disoccupato si staglia su un fondo caratterizzato dal forte contrasto di valori cromatici, resi vibranti da una sicura gestualità, i quali riescono a trasmettere a chi osserva la forza vitale, semplice, ma nello stesso tempo impetuosa della denuncia di un’ingiustizia sociale.
Gabriella Torricella